Planetario e Museo della Scienza
Cosenza, Italia
Il programma del complesso museale prevede un’infrastruttura di notevole interesse urbanistico che, coinvolgendo da nord a sud per due chilometri la città di Cosenza, imprime un senso di linearità che trova nella struttura del Planetario la sua risoluzione ed il suo completamento: obelisco teconologico e, per la circolarità che lo caratterizza, elemento di attrazione in cui la linea urbana trova una sicuro polo intorno a cui gravitare. L’intervento prevede l’inserimento di uno specchio d’acqua che circonda i due edifici dell’ex stazione ferroviaria e il planetario stesso, l’acqua come elemento unificatore e attrattore, neutro e coesivo: il planetario si serve dell’acqua per essere letto dalla città, specchiandosi con essa, e la città a sua volta si serve dell’acqua per accoglierlo e completarsi.
E’ in questa chiave di lettura del tessuto urbano che si inserisce la complessità simbolica evocata dalla struttura emisferica: universo, volta celeste, perfezione, punto di riferimento, invito alla scoperta e alla conoscenza. Dalla duplice dimensione sferica del Planetario, che le fasce parallele lasciano intravedere misteriosamente, è possibile cogliere un voluto richiamo al mistero delle leggi fisiche che governano l’intero Universo.
Planetario e Museo della Scienza, Concorso Internazionale: 2° Premio
Area totale intervento: 3.400mq
Data concorso: 2001
Fase: Concept Design
Team: Angeo Tomaiuolo, James Cavagnari, Prof. Enrico Baroni, Andrea Mancini, Nicola Angeletti, Raffaella Vincenzi, Lorenzo Serafini, Yoshinari Ehara